lunedì 12 gennaio 2009
Amarezza
Certe volte chi deve decidere non lo sa proprio fare.
mercoledì 7 gennaio 2009
Michael beve "Rosso di Montefalco"
Tuttavia sembra che solo più tardi alcuni frati francescani abbiano riportato dall' Asia Minore il vitigno del vino Sagrantino, sostituendolo poi nelle vigne al vitigno del Sangiovese. E' questa rara e preziosa uva coltivata solo nelle colline intorno al paese che rende possibile aggiungere nel panorama dei vini italiani il vino Sagrantino di Montefalco. Non potevano ovviamente mancare oggi a questo sublime vino rosso tanto nelle sue varietà di Sagrantino di Montefalco secco che in quella di passito le certificazioni di qualità D.O.C. e D.O.C.G. ottenute rispettivamente nel 1979 e nel 1992. E' solo nella zona di Montefalco, estesa per oltre 16.000 ettari in posizione ottima e dalle caratteristiche geologiche particolari, che si coltiva il vitigno del Sagrantino; vengono comunque ancora coltivate anche altre uve, come, ad esempio, quelle del Sangiovese.
Il Sagrantino di Montefalco, nella sua versione secca, è un vino italiano rosso granato con velature violacee, di aroma pieno e bouquét che ricorda l' aroma di more di rovo, con tenore alcolico fra i 13 ed i 15 gradi e va servito a temperatura ambiente, indicativamente fra i 17° ed 18°. E' ottimo compagno per minestre e carni leggere anche se la sua corposità lo fa scegliere anche per arrosti, selvaggina e per formaggi saporiti. Il Sagrantino nella sua versione passita è un perfetto vino da pasto con gusto speziato e caldo, al tempo stesso corposo ed abboccato con tenore alcolico mai inferiore i 14 gradi e colore tendente al granato.
Come in molte zone vinicole del centro Italia, a Montefalco il Sangiovese vanta una notevole tradizione e diffusione. Da qui la nascita del Montefalco Rosso, dove il Sangiovese si sposa con il Sagrantino che apporta tipicità e struttura a questo vino da tutto pasto.
Temperatura di servizio: 16-18°C.
Eccomi 2009
signori miei,
lasciatevelo dire,
è un albero con le contropalle!!!