Tuttavia sembra che solo più tardi alcuni frati francescani abbiano riportato dall' Asia Minore il vitigno del vino Sagrantino, sostituendolo poi nelle vigne al vitigno del Sangiovese. E' questa rara e preziosa uva coltivata solo nelle colline intorno al paese che rende possibile aggiungere nel panorama dei vini italiani il vino Sagrantino di Montefalco. Non potevano ovviamente mancare oggi a questo sublime vino rosso tanto nelle sue varietà di Sagrantino di Montefalco secco che in quella di passito le certificazioni di qualità D.O.C. e D.O.C.G. ottenute rispettivamente nel 1979 e nel 1992. E' solo nella zona di Montefalco, estesa per oltre 16.000 ettari in posizione ottima e dalle caratteristiche geologiche particolari, che si coltiva il vitigno del Sagrantino; vengono comunque ancora coltivate anche altre uve, come, ad esempio, quelle del Sangiovese.
Il Sagrantino di Montefalco, nella sua versione secca, è un vino italiano rosso granato con velature violacee, di aroma pieno e bouquét che ricorda l' aroma di more di rovo, con tenore alcolico fra i 13 ed i 15 gradi e va servito a temperatura ambiente, indicativamente fra i 17° ed 18°. E' ottimo compagno per minestre e carni leggere anche se la sua corposità lo fa scegliere anche per arrosti, selvaggina e per formaggi saporiti. Il Sagrantino nella sua versione passita è un perfetto vino da pasto con gusto speziato e caldo, al tempo stesso corposo ed abboccato con tenore alcolico mai inferiore i 14 gradi e colore tendente al granato.
Come in molte zone vinicole del centro Italia, a Montefalco il Sangiovese vanta una notevole tradizione e diffusione. Da qui la nascita del Montefalco Rosso, dove il Sangiovese si sposa con il Sagrantino che apporta tipicità e struttura a questo vino da tutto pasto.
Temperatura di servizio: 16-18°C.
1 commento:
vabbè l'hai copiato da un articolo della fede dì la verità!
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