domenica 31 agosto 2008

Il problema non è quanto aspetti, ma chi aspetti.

"Ciò che stavamo vivendo non era come quando si è innamorati, era una cosa nuova. Forse non migliore, ma sicuramente diversa. Era come se avessimo scoperto che anche senza essere innamorati, o senza amarsi nel senso classico, esisteva un territorio fatto di attenzioni, emozioni e scoperte che si potevano vivere, condividere e donare. Non stavamo costruendo un rapporto, lo stavamo semplicemente vivendo.
Non avevo mai vissuto una storia così, mai "conosciutoamato" una persona provando quelle sensazioni. Il bisogno di dare, di ricevere, di esprimere. E pur sapendo in fondo che era un bisogno, ci piaceva ugualmente giocare così. La gioia di donare amore mi stava riempiendo come non mi era mai successo prima.
...ciò che dai è tuo per sempre...

....

Perchè lei era la porta che avevo avuto il coraggio di aprire e che non riuscivo più a richiudere. E anche se era solamente un giorno che mi spettava, io me lo sarei andato a prendere. Era solamente un giorno, lo sapevo, ma era un giorno con lei.
Un giorno alla mia altezza."
Il giorno in più, F.V.
Un bel libro. Dolce e intenso. Lo consiglio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)